La Giornata Nazionale degli Alberi, che si celebra il 21 novembre, rappresenta un’importante occasione per riflettere sull’essenziale contributo che gli alberi offrono all’ecosistema e al benessere umano. Istituita per sensibilizzare l’opinione pubblica sul ruolo strategico del patrimonio arboreo, questa ricorrenza promuove iniziative di riforestazione, attività di piantumazione e percorsi educativi volti a rafforzare la consapevolezza ambientale.
Gli alberi svolgono numerose funzioni ecosistemiche, fondamentali per il mantenimento degli equilibri naturali. Tra queste, una delle più rilevanti è la regolazione biogeochimica: attraverso la fotosintesi, gli alberi assorbono anidride carbonica atmosferica e rilasciano ossigeno, contribuendo in modo diretto alla mitigazione dei cambiamenti climatici. Allo stesso tempo, immagazzinano grandi quantità di carbonio nella biomassa e nel suolo, riducendo la concentrazione di gas serra.
Sul piano ecologico, gli alberi garantiscono il mantenimento della biodiversità, offrendo habitat, risorse trofiche e zone riproduttive a un vasto numero di specie animali, vegetali e microbiche. Le chiome, le cortecce e l’apparato radicale costituiscono veri e propri microecosistemi, indispensabili per la stabilità e la complessità delle comunità biologiche.
A livello pedologico svolgono una funzione essenziale nella protezione del suolo. Le radici consolidano i terreni, limitando fenomeni erosivi e frane, mentre la lettiera formata dalle foglie in decomposizione favorisce l’arricchimento della sostanza organica e migliora la fertilità del substrato. Gli alberi influenzano anche il ciclo idrologico: favoriscono l’infiltrazione delle acque meteoriche, riducono il ruscellamento superficiale e contribuiscono alla ricarica delle falde, regolando così la disponibilità idrica nei diversi ambienti.
Dal punto di vista microclimatico, gli alberi esercitano un’importante funzione di regolazione termica. Le loro chiome forniscono ombreggiamento, riducono la temperatura dell’aria attraverso l’evapotraspirazione e mitigano l’effetto “isola di calore urbana”. Inoltre, agiscono come barriere naturali contro l’inquinamento atmosferico e acustico, filtrando particolato, assorbendo alcuni inquinanti gassosi e attenuando la propagazione dei rumori.
Durante la Giornata degli Alberi vengono promosse attività che mirano non solo alla piantumazione di nuove essenze arboree, ma anche all’educazione alla cura, alla gestione sostenibile e alla tutela delle foreste e degli spazi verdi. La scelta del 21 novembre ha un valore simbolico legato al ciclo vegetativo, ma il messaggio che trasmette è universale: la salvaguardia del patrimonio arboreo è una responsabilità collettiva e rappresenta un investimento imprescindibile per costruire un futuro equilibrato, resiliente e sostenibile per le nuove generazioni.




Cosa possono fare i cittadini nei loro giardini per favorire l’ambiente
La gestione consapevole degli spazi verdi privati rappresenta un contributo significativo alla tutela dell’ambiente e alla promozione della biodiversità. Anche piccoli interventi all’interno dei giardini domestici possono generare benefici ecologici rilevanti, soprattutto se svolti in modo pianificato e con scelte vegetazionali appropriate.
Uno dei gesti più efficaci è la piantumazione di alberi, preferibilmente appartenenti a specie autoctone o comunque a bassa esigenza idrica, come le essenze mediterranee. Questi alberi richiedono minori irrigazioni, risultano più resistenti alle condizioni climatiche locali e favoriscono un risparmio idrico significativo. Inoltre, contribuiscono alla regolazione del microclima domestico, fornendo ombreggiamento, attenuando le alte temperature estive e migliorando il comfort abitativo.
Accanto agli alberi, è consigliabile introdurre siepi e arbusti diversificati, che svolgono importanti funzioni ecologiche. Le siepi miste, composte da specie con fioriture e fruttificazioni scalari durante l’anno, rappresentano habitat e risorse alimentari essenziali per insetti impollinatori, piccoli uccelli e fauna utile. Una corretta progettazione delle siepi permette anche di aumentare la protezione dal vento, migliorare l’estetica del giardino e creare barriere naturali contro l’inquinamento acustico e atmosferico.
La scelta delle specie vegetali è fondamentale: optare per piante autoctone significa favorire organismi che si sono evoluti insieme alla fauna locale, garantendo una maggiore compatibilità ecologica. Inoltre, tali specie richiedono meno interventi manutentivi e riducono l’uso di fertilizzanti e fitofarmaci, contribuendo a un giardinaggio più sostenibile.
Altri interventi utili includono la creazione di zone a bassa manutenzione, come prati fioriti o aree lasciate a crescita naturale, che permettono lo sviluppo di insetti utili e migliorano la qualità del suolo. Anche la gestione dell’acqua può diventare più efficiente attraverso sistemi di raccolta dell’acqua piovana, pacciamature organiche per limitare l’evaporazione e l’adozione di tecniche di irrigazione a goccia.
Infine, la riduzione dell’uso di pesticidi e l’incremento di pratiche di lotta biologica sono scelte responsabili che permettono di mantenere un giardino sano senza compromettere gli equilibri naturali.
Ogni cittadino può quindi trasformare il proprio giardino in un piccolo ecosistema funzionale, capace di contribuire alla salvaguardia dell’ambiente. Piantare alberi a bassa esigenza idrica, creare siepi multistrato, gestire l’acqua in modo sostenibile e favorire la biodiversità sono azioni concrete che, sommate su larga scala, possono produrre un impatto significativo per il benessere del territorio.
Debora Lervini







