FORMAZIONE INSEGNANTI “Lo Spalla si forma” – La fauna del nostro territorio
All’interno del piano formativo dell’Istituto Comprensivo “Spallanzani” di Scandiano (RE) è iniziato il corso formativo “Lo Spalla si forma” dedicato ad approfondimenti tematici collegati al mondo del digitale.
LE ATTIVITA’ DI MAGGIO
I INCONTRO: 8 maggio 2025
Il primo incontro ha avuto come tema la fauna del territorio reggiano. Si è trattato di un momento formativo di approfondimento sulle principali specie animali presenti nel nostro territorio, con un’attenzione particolare alla fauna del giardino scolastico. L’incontro ha previsto lo studio diretto di tracce e reperti, tramite giochi ed osservazioni mirate, per imparare a riconoscere gli animali che vivono attorno a noi. Le attività proposte hanno incluso esperienze di gruppo e osservazioni sul campo, con l’obiettivo di stimolare la curiosità e la capacità di osservazione attenta dell’ambiente.
Conoscere la fauna del proprio territorio è fondamentale per un’insegnante, soprattutto nell’ottica di un insegnamento scolastico che voglia essere significativo, concreto e vicino alla realtà degli studenti. Queste le principali motivazioni:
- Contestualizzazione dell’apprendimento
Parlare della fauna locale permette di ancorare i contenuti scolastici all’esperienza diretta degli alunni. Gli animali del territorio non sono concetti astratti, ma esseri viventi che gli studenti possono osservare, riconoscere e studiare concretamente, rendendo l’apprendimento più coinvolgente e duraturo. - Educazione ambientale e alla cittadinanza
Conoscere la fauna autoctona aiuta a sviluppare consapevolezza ecologica, senso di appartenenza al territorio e responsabilità nei confronti dell’ambiente. Un’insegnante che conosce e valorizza la fauna locale può promuovere nei suoi alunni atteggiamenti di rispetto, tutela e cura del patrimonio naturale. - Multidisciplinarietà
La fauna può diventare un tema trasversale, collegabile a molte discipline: scienze (biologia, ecologia), geografia, arte (disegno naturalistico), italiano (scrittura di racconti o descrizioni), matematica (rilevamenti statistici). È un ottimo punto di partenza per progetti interdisciplinari. - Esperienze didattiche sul campo
Conoscere la fauna locale permette di organizzare uscite didattiche e attività sul territorio, rendendo l’insegnamento più attivo e partecipato. Le esperienze in natura stimolano l’osservazione, la curiosità e la scoperta. - Valorizzazione del patrimonio locale
Insegnare agli studenti a conoscere gli animali che abitano il proprio ambiente contribuisce a rafforzare il legame con il luogo in cui vivono e a riconoscerne il valore. Questo è particolarmente importante nelle aree rurali o nei piccoli centri, dove spesso esiste una ricca biodiversità poco conosciuta.
Per un’insegnante quindi conoscere la fauna del proprio territorio significa avere uno strumento educativo potente per rendere la scuola più viva, significativa e in sintonia con il mondo reale.








II INCONTRO: 15 maggio 2025
Il secondo incontro è stato dedicato alla microscopia e alla flora del giardino scolastico. In questa occasione si è svolta una formazione sull’uso di strumenti digitali come il microscopio ottico e lo stereomicroscopio, recentemente acquisiti dall’Istituto Comprensivo. Dopo una fase introduttiva sull’utilizzo degli strumenti e sull’osservazione di vetrini preparati con campioni animali e vegetali, l’attenzione si è spostata all’esterno, nel giardino scolastico, per lo studio delle principali specie botaniche presenti, con particolare riferimento ad alberi, arbusti ed erbe. Le attività hanno incluso l’uso di chiavi dicotomiche per la classificazione, l’osservazione di erbari da campo e la valutazione di alcune app digitali utili al riconoscimento delle specie.














III INCONTRO: 22 maggio 2025
Il terzo incontro è stato dedicato allo studio del paesaggio e all’orientamento, con un’attività centrata sull’analisi delle carte topografiche e sull’uso di strumenti tradizionali e digitali. Dopo una fase introduttiva sulla lettura delle carte tecniche regionali (CTR), con particolare attenzione alla simbologia, alla legenda e all’interpretazione delle isoipse (curve di livello), è seguita una sessione pratica sull’orientamento con la bussola e nella realtà. Le attività sono proseguite con l’utilizzo di strumenti digitali come Google Maps, il sito della Rete Escursionistica Emilia-Romagna e l’app Sentieri, che sono stati messi a confronto con la cartografia cartacea tradizionale. A conclusione dell’incontro, un laboratorio a gruppi ha permesso alle docenti di applicare quanto appreso attraverso la lettura e l’interpretazione del paesaggio.
IV INCONTRO: 29 maggio 2025
Il quarto incontro è stato dedicato allo studio della formazione degli Appennini, attraverso due esperienze laboratoriali pratiche finalizzate a comprendere in modo diretto la geomorfologia e l’evoluzione del paesaggio del nostro territorio.
Il primo laboratorio, “Vasca sabbia”, ha previsto un’attività che, a partire dalla classificazione granulometrica dei materiali rocciosi, ha portato alla costruzione di una montagna in scala. I partecipanti hanno poi osservato come l’azione degli agenti atmosferici modifichi il paesaggio, dando origine a colline, pianure alte e basse, corsi d’acqua e depositi di detriti.
Il secondo laboratorio, “Squeeze box”, ha consentito di esplorare il movimento delle placche tettoniche attraverso uno strumento specifico, simulando la formazione dei rilievi e delle catene montuose.
Entrambe le attività sono state accompagnate da una documentazione digitale e fotografica utile per analizzare e rielaborare i fenomeni osservati.




LE ATTIVITA’ DI SETTEMBRE
I INCONTRO: 03 settembre 2025
QUALI ROCCE NASCONDE UN ELETTRODOMESTICO
Il primo incontro è stato dedicato alla scoperta dei minerali nascosti negli oggetti di uso quotidiano, in particolare negli elettrodomestici ormai in disuso. A partire dall’osservazione dei RAEE – i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche – le insegnanti hanno potuto conoscere i diversi materiali che li compongono, come rame, oro e argento, elementi preziosi che, se recuperati correttamente, possono essere riutilizzati nella produzione di nuovi dispositivi.
Attraverso un’attività laboratoriale di tipo ludico, proposta sotto forma di game interattivo, i docenti hanno esplorato le conseguenze ambientali legate all’estrazione intensiva delle risorse minerarie, comprendendo quanto il loro sfruttamento incida sul paesaggio e sugli ecosistemi naturali. L’esperienza ha inoltre permesso di riflettere sull’importanza del riciclo e di un corretto smaltimento dei RAEE, strumenti fondamentali per ridurre l’inquinamento e favorire uno sviluppo sostenibile.
La documentazione prodotta durante il gioco e le osservazioni emerse sono state raccolte e rielaborate, stimolando un confronto attivo e consapevole sul ruolo che ognuno può avere nella salvaguardia del pianeta.
II INCONTRO: 04 settembre 2025
UN ESEMPIO DI PROCESSO DI RICICLAGGIO: LA CARTA RICICLATA
Il secondo incontro è stato dedicato all’osservazione diretta di un processo di riciclo, con un laboratorio pratico incentrato sulla produzione della carta riciclata. I partecipanti hanno seguito tutte le fasi del procedimento, sperimentando in prima persona come un materiale di scarto possa essere trasformato in una nuova risorsa. Dopo una prima selezione della carta usata, il materiale è stato ripotto in pezzetti e immerso in acqua fino a diventare una poltiglia, detta pasta di carta. Questa è stata successivamente distribuita su appositi telai, pressata e lasciata asciugare, fino a ottenere veri e propri fogli riciclati.
L’attività ha permesso di comprendere il valore del riciclo come alternativa concreta allo spreco di risorse naturali e come pratica capace di ridurre l’inquinamento. Attraverso la manipolazione e la sperimentazione, le insegnanti hanno potuto cogliere la connessione tra un gesto quotidiano e i grandi temi della sostenibilità ambientale.







III INCONTRO: 10 settembre 2025
MICROMONDI: IL FASCINO DEGLI INSETTI
Il terzo incontro è stato dedicato al mondo degli insetti, gli animali più numerosi del pianeta, che rappresentano circa l’80% di tutte le specie viventi. Nonostante siano così diffusi, spesso passano inosservati o vengono percepiti solo come presenze fastidiose. La formazione ha avuto quindi l’obiettivo di imparare a riconoscerli, comprenderne il ruolo negli ecosistemi e superare eventuali paure, sviluppando invece curiosità e rispetto verso questi piccoli esapodi. Attraverso l’uso di teche entomologiche e stereomicroscopi, i docenti hanno osservato dal vivo diverse specie di insetti e artropodi, soffermandosi sui dettagli del loro corpo e sulle loro straordinarie capacità di adattamento. L’esperienza ha permesso di “vedere con occhi nuovi” creature spesso trascurate, attribuendo loro la giusta importanza all’interno della catena ecologica.





IV INCONTRO: 11 settembre 2025
BIRDGARDENING
Il quarto incontro è stato dedicato al mondo degli uccelli che abitano gli spazi quotidiani della scuola: il cortile, i giardini e gli alberi circostanti. Attraverso attività pratiche e il supporto di immagini esplicative, i partecipanti hanno imparato a riconoscere le diverse specie che popolano l’ambiente scolastico, scoprendo i loro canti, i colori del piumaggio e le caratteristiche che li rendono unici. Durante il laboratorio sono stati utilizzati lenti d’ingrandimento, microscopi e altri strumenti per osservare da vicino piume, nidi e reperti naturali, stimolando così curiosità e attenzione ai dettagli. L’esperienza ha rappresentato anche un momento di riflessione sulla biodiversità e sull’importanza di proteggere gli spazi verdi, favorendo un approccio di rispetto e armonia nei confronti degli animali che condividono con noi l’ambiente.





Scuole coinvolte: Istituto comprensivo “Spallanzani” di Scandiano (RE).
FORMATRICE: Debora Lervini
