Tra i fiori dei prati, spesso nascosto agli occhi dei più, vive un minuscolo ma straordinario predatore: Thomisus onustus, comunemente conosciuto come ragno granchio o ragno camaleonte. Questo curioso aracnide appartiene alla famiglia Thomisidae, i cosiddetti “ragni granchio” per via della forma del corpo e della tipica andatura laterale, che ricorda appunto quella dei crostacei.
Un maestro del mimetismo
La caratteristica più affascinante del Thomisus onustus è la sua capacità di cambiare colore per mimetizzarsi perfettamente con l’ambiente circostante, in particolare con i fiori su cui si apposta in attesa della preda. Questo straordinario adattamento gli è valso anche il soprannome di ragno camaleonte.
Sebbene il cambio di colore non sia istantaneo come quello dei veri camaleonti, questo ragno può variare la propria colorazione tra il bianco, il giallo e il rosa, in un processo che può richiedere da poche ore a qualche giorno. In questo modo, riesce a diventare praticamente invisibile sui petali di margherite, margheritine, trifogli e altri fiori selvatici.
Cacciatore paziente e letale
Il Thomisus onustus non costruisce ragnatele per cacciare, ma adotta una tecnica di caccia d’agguato. Si posiziona immobile tra i petali, attendendo che un ignaro insetto impollinatore – come un’ape, una farfalla o una mosca – si avvicini. Quando la preda è a portata, il ragno scatta fulmineo con le sue robuste zampe anteriori, simili a pinze, e inietta un veleno che paralizza l’insetto nel giro di pochi secondi.
Nonostante le dimensioni ridotte – la femmina misura circa 6-7 mm e il maschio solo 2-3 mm – questo ragno è in grado di catturare prede anche molto più grandi di lui. Si tratta di un predatore importantissimo per l’equilibrio degli ecosistemi prativi e floreali.
Dove si trova e quando osservarlo
Il Thomisus onustus è diffuso in gran parte dell’Europa, soprattutto nelle aree mediterranee, e predilige habitat soleggiati, ricchi di fiori spontanei. Si può osservare nei mesi più caldi, da primavera a fine estate, quando i prati sono in piena fioritura e il traffico di insetti impollinatori è intenso.
Per osservarlo è necessaria una buona dose di pazienza e uno sguardo attento: il suo mimetismo è talmente efficace che spesso ci si accorge della sua presenza solo dopo aver visto una preda catturata tra i petali.
Un ragno da proteggere, non da temere
Nonostante l’aspetto possa incutere timore a chi non ama i ragni, il Thomisus onustus è totalmente innocuo per l’uomo. Al contrario, è un alleato prezioso per la biodiversità: regola le popolazioni di insetti e rappresenta un anello importante della catena alimentare.
Studiare e conoscere piccoli animali come questo ci aiuta a comprendere quanto siano complesse e affascinanti le relazioni tra le specie in natura. E la prossima volta che vi avvicinate a un fiore, provate a guardare meglio: potreste scoprire che nasconde molto più di quanto sembri.
Debora Lervini
Nelle foto Thomisus onustus (comunemente conosciuto come ragno granchio o ragno camaleonte) su Anacampis Pyramidalis (orchidea piramidale).




