Parliamo di biodiversità reggiana e lo facciamo con una curiosità di uno degli ungulati più eleganti del nostro territorio, il Daino.
Titolo provocatorio, ma pale e Daini vanno di pari passo. E il daino che abbiamo fotografato è un maschio adulto in piena forma, con palchi ben sviluppati e pale evidenti — segno di un esemplare maturo e dominante.
Quindi se qualcuno chiama “corna” quella struttura che hanno sul capo i daini è giusto correggerli?
Ebbene sì, è sbagliato chiamare “corna” i “palchi” del daino. Ed ora vi spieghiamo bene il perché — e anche tutto il resto, visto che i palchi sono un vero e proprio specchio della salute e del prestigio sociale dell’animale.
– Le corna (come quelle di mucche, capre, bufali) sono strutture permanenti, cave internamente, non ramificate, ricoperte di cheratina (come le unghie), e crescono una volta sola nella vita dell’animale.
– I palchi, come quelli del daino (e anche del cervo e del capriolo), sono formazioni ossee ramificate, che crescono ogni anno e cadono (cosa detta “cacciare il palco”). Sono esclusive dei maschi nella maggior parte delle specie.
Nel caso del daino, i palchi hanno una forma molto particolare: le estremità si allargano a ventaglio, formando delle vere e proprie “pale”. Questo termine deriva proprio dalla somiglianza con le pale usate per scavare o spalare.
Il ciclo dei palchi è annuale e segue il ritmo delle stagioni:
-> Primavera (marzo-aprile): inizia la crescita dei nuovi palchi. Durante questa fase sono ricoperti da una sottile pelle ricca di vasi sanguigni chiamata velluto (morbido e sensibile).
-> Estate: i palchi si completano. Il velluto si secca e viene sfregato via contro alberi e cespugli (detto “sfregamento” o “spoglio”).
-> Autunno: i palchi sono completi e duri, pronti per la stagione degli amori (il bramito), dove servono sia per attrarre le femmine sia per combattere con altri maschi.
-> Fine inverno (gennaio-febbraio): i palchi cadono, iniziando un nuovo ciclo.
Come cambiano nel tempo?
Nei primi anni di vita, i palchi sono piccoli, poco ramificati, a volte appena abbozzati. Man mano che il daino matura, i palchi diventano più grandi, complessi e ramificati, fino a raggiungere l’apice tra i 5 e gli 8 anni. Negli esemplari più anziani, i palchi possono regredire leggermente, diventando meno perfetti.
I palchi sono un ottimo indicatore dello stato di salute dell’animale!
La grandezza, la simmetria, il numero di punte e lo sviluppo delle pale sono tutti segnali di buona nutrizione, genetica robusta, e assenza di stress o malattie. Se un daino è malato, denutrito o troppo vecchio, i suoi palchi saranno più piccoli o asimmetrici.
Matteo Benevelli