Tra le meraviglie che possiamo osservare nelle giornate estive, uno degli insetti più sorprendenti è senza dubbio il Macroglossum stellatarum, comunemente chiamato “sfinge colibrì” o “farfalla sfinge”. Si tratta di un lepidottero della famiglia delle Sphingidae, la stessa famiglia di alcune grandi falene notturne, ma con abitudini molto diverse.
Perché si chiama così?
Il nome Macroglossum deriva dal greco e significa “grande lingua”, facendo riferimento alla sua lunga spiritromba (la proboscide arrotolata che utilizza per succhiare il nettare). Stellatarum richiama invece le piante del genere Galium (una volta chiamate Stellatae), di cui le larve sono particolarmente ghiotte.
Aspetto e comportamento
Il Macroglossum stellatarum ha un corpo tozzo, ali anteriori grigio-marroni e ali posteriori di un vivace arancione, ben visibili in volo. La caratteristica che lo rende unico e inconfondibile è il suo modo di nutrirsi: vola rapidamente come un colibrì, rimanendo sospeso in aria davanti ai fiori grazie al battito velocissimo delle ali, che può raggiungere le 85 vibrazioni al secondo. Durante il volo, produce un tipico ronzio e si sposta con movimenti scattanti, passando rapidamente da un fiore all’altro.
Questa farfalla è diurna, a differenza di molte altre sfingi, ed è particolarmente attiva nelle giornate calde e soleggiate.
Perché ci affascina così tanto?
Questa farfalla viene spesso scambiata per un piccolo uccello proprio per la sua somiglianza nei movimenti e nel modo di nutrirsi con i colibrì, che però non vivono in Europa. La sua straordinaria capacità di volo stazionario, la velocità e la precisione nel succhiare il nettare la rendono uno degli insetti più spettacolari da osservare.
Curiosità
- Vista eccezionale: il Macroglossum stellatarum riesce a distinguere i colori, perfino il rosso, che molti insetti non percepiscono.
- Memoria visiva: è stato dimostrato che questo insetto è in grado di ricordare le posizioni dei fiori visitati e di scegliere quelli con maggiore disponibilità di nettare.
- Notti miti: se le temperature serali sono sufficientemente alte, può rimanere attivo anche al crepuscolo.
Un alleato prezioso
Oltre alla sua bellezza e al suo fascino, il Macroglossum stellatarum svolge un ruolo fondamentale nell’impollinazione, soprattutto di fiori dalla corolla profonda, difficili da raggiungere per altri insetti.
Quindi, la prossima volta che in un giardino o in un campo vedrete un piccolo essere librarsi rapido e instancabile sopra i fiori, fermatevi ad osservare: potrebbe essere proprio lui, il colibrì europeo che non ha bisogno di ali d’uccello per stupire.
Matteo Benevelli